“Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni.”
(Ugo Ojetti 1871-1946, giornalista, scrittore e critico d’arte)

Un sogno di molti, una competenza per pochi: leggere. Leggere storie, leggere trattati, leggere per studiare, leggere per passare il tempo, leggere per immedesimarsi in una vita diversa dalla propria, leggere per sfuggire ai problemi rendendosi conto di quante altre possibilità ci siano in giro. C’è chi annusa i libri prima di comprarli, quell’odore dell’inchiostro sulla carta è inconfondibile, inebriante; potrebbe bastare a sfamare il mondo e dovrebbe servire a calamitare più gente possibile verso le librerie. Olfatto, tatto, vista, udito e, perchè no, anche gusto. I libri hanno tutto in un unico rettangolo dalle dimensioni variabili e dal contenuto misterioso. Non è strano che, attorno, ai libri, siano nate altre storie che, a loro volta, abbiano avuto l’ardire di crearne ulteriori. I libri sono magici. Tutti. Non importa il genere a cui si è appassionati, che sia fantasy, noir, horror, storico, contemporaneo, artistico, letterario, classico, biografico eccettera eccetera, l’importante è lasciarsi trascinare dal piacere di prendere in mano quelle pagine e avere la forza e la determinazione di leggere la prima parola sapendo di dover arrivare, in modo consequenziale, fino all’ultima. Dimentichiamo i bigini scolastici, sarebbero da bruciare per scaldare gli appartamenti; dimentichiamo i riassunti e le raccolte di storie estrapolate da veri tomi intrisi di studio e sudore della fronte dell’autore. Prendiamo in esame solo la verità del libro in quanto tale: il libro è un libro perché ha qualcosa da dirci, qualsiasi essa sia. La magnificenza dell’esposizione dei libri sugli scaffali delle bibioteche, però, ha un ulteriore fascino che va ancora oltre la mera lettura. Un sogno ad occhi aperti; tutto il sapere di secoli di storia racchiusi in un unico edificio. Libri da leggere, da sfogliare e da scegliere, uno per uno, con minuziosa attenzione per prendere il migliore, quello che più sentiamo ci appartenga. Andrebbero letti tutti per avere la più ridicola conoscenza delle conoscenze ma non servirebbe, comunque, a metterci nella condizione di diventare onniscenti. Scegliamo bene. Guardiamo i titoli, le copertine e annusiamo la carta, sentiamo il rumore delle pagine e il vento che ne scaturisce e prendiamo, finalmente, il nostro eletto: il prescelto. Sarà la nostra lettura, breve o lunga che sia, ci lascerà qualcosa di importante, sarà determinante all’interno dei cassetti della nostra memoria, sarà unica. Non esiste un libro uguale ad un altro, così come non esiste una persona uguale ad un’altra. Il motivo è semplice: sono gli uomini a produrre libri e sono gli stessi uomini che potresti amare alla follia oppure odiare senza possibilità di rammollirti e cambiare idea. Il libro ti sceglie e tu scegli lui perché, di fondo, si crea una vera e propria attrazione fra di voi. C’è feeling e allora inizia una relazione, destinata a finire, prima o poi, ma il cui ricordo non morirà mai.

Esistono, al mondo delle biblioteche talmente magiche da sembrare quasi cinematografiche, finte; talmente affascinanti da spiazzare chiunque ci metta piede. Ti mettono in soggezione, ti fanno sentire piccolo e inutile, ti schiacciano sul pavimento e ti impongono di scegliere bene la tua lettura perché, altrimenti, non ti lasceranno toccare più nemmeno un libro. Ti spaventi ma decidi di entrare salire le lunghe scalinate, arrampicarti sugli scaffali, girare tra le corsie finché non trovi quello che cerchi, oppure finché uno di loro, dei libri chiaramente, non accennerà un leggero sospiro, un fischio di richiamo per il genere umano e tu, sicuro di te, avrai trovato la tua lettura.

Tra le biblioteche più emozionanti troviamo proprio Real Gabinete Português de Leitura – Rio de Janeiro, Brasile. Si sente silenzio, pace, e imposizione di un regime culturale delle alte sfere sociali. Pare quasi che entrare da curiosi non sia possibile ma non perché ci sia qualcuno a vietartelo, è la bibliotea stessa a respingerti. Da ogni punto in cui la osservi appare austera e meravigliosa:

Real Gabinete Português de Leitura – Rio de Janeiro, Brasile 3
Real Gabinete Português de Leitura – Rio de Janeiro, Brasile

Questa è una biblioteca storica, ha saputo mantenere la sua natura, la sua architettura e non è, per nulla paragonabile alla Biblioteca Civica di Stoccarda – Stoccarda, Germania:

La Biblioteca Civica di Stoccarda – Stoccarda, Germania
La Biblioteca Civica di Stoccarda – Stoccarda, Germania

Bianca, intonsa, immobile nel suo silenzio assordante, troppo perfetta per essere calcata da scarpe sporche, non di fango, sporche dei piedi ignoranti di chi le indossa. Ecco un altro luogo dove bisogna saper accedere con dignità personale, psicologica e mentale.

Vorrei mostrarvi anche La Biblioteca George Peabody – Baltimora, USA

La Biblioteca George Peabody – Baltimora, USA
La Biblioteca George Peabody – Baltimora, USA

e La Biblioteca del Trinity College – Dublino, Irlanda:

La Biblioteca del Trinity College – Dublino, Irlanda
La Biblioteca del Trinity College – Dublino, Irlanda

Entrambe mantenute nella loro versione originale. Al loro interno sono presenti volumi tra i più antichi al mondo, conservati come fossero oro al 100%, conservati e custoditi al limite del maniacale perché, qualcuno, per fortuna, sa ancora quale sia il valore della conoscenza, della lettura, dello studio. Entrare in uno di questi templi significa avere rispetto, prima di tutto, verso gli autori di tutti i volumi presenti, rispetto verso gli altri avventori e rispetto verso sé stessi che, in confronto a questi enormi stabili, non siamo altro che nullità prive di conoscenza, competenza e cultura nonostante le nostre molteplici lauree. Un inchino all’intelletto umano va fatto per forza, con garbo e gentilezza, con riconoscenza e fame di sapere.

Bei luoghi, affascinanti e rigeneranti. Una biblioteca può darti tutto o toglierti tutto, puoi entrare sapendo di avere le competenze per affrontare uno studio importante, o puoi uscirne avvilito, schiacciato dalla pesantezza di tutti quei libri che ne sapranno sempre più di te. L’approccio deve essere, per forza, umile ma legittimamente conservativo nel rispetto del proprio orgoglio. Farsi scalfire da tutto quel sapere è la cosa più facile in assoluto, vincere la propria, comprensibile, paura di non farcela è la conquista più grande per qualsiasi mente umana.

C’è una biblioteca, però, che è rimasta nel cuore di molti appassionati della grande scrittrice J.K.Rowling:

Lello & Irmão, la libreria di Harry Potter a Porto
Lello & Irmão, la libreria di Harry Potter a Porto

La scala semovibile, i quadri parlanti, i libri che ti chiamano per davvero e il dedalo infernale che, solo, può condurti a ciò che stai cercando. Ecco, la Rowling ha raccontato, in un libro, la realtà sui libri e sulle biblioteche, questa è esattamente ciò che dovrebbe essere qualsiasi biblioteca al mondo. Magica, incombente e viva.

Non c’è molto da dire, niente da fare, nulla da obiettare. I libri sono il sapere che ci è stato donato da qualcuno e noi dobbiamo averne rispetto infinito, dobbiamo sapere cosa studiare e come farlo. Ricordo, da bambina, la sensazione di immensità che provavo nell’odorare le pagine dei libri, quei regali infantili, colorati e divertenti che, in ogni caso, mi hanno insegnato molto, inserendomi nel mondo, grazie a un piccolo sapere; negli anni è cresciuto ma l’inebriante odore dell’inchiostro sulla carta ha, su di me, lo stesso effetto.

Leggere è la nostra più grande occasione e fonte di ispirazione, di idee, di lavoro, di ingegno, di voglia di sperimentare: sfruttiamola. Abbiamo imparato da bambini proprio per essere in grado di leggere sempre di più diventando grandi. Pur nella nostra era tecnologica, il libro resta, e resterà per sempre, un oggetto indistruttibile; rendiamolo unico mantenendolo vivo nella sua carta profumata e dando continuità a quei grandi scrittori del presente e del nostro glorioso passato. Chi si perde questa possibilità, davvero, non sa a cosa sta rinunciando. Non si può vivere senza conoscere la meraviglia che sta dietro e dentro un libro. Non si può vivere senza leggere perché solo leggendo si può aprire, dinanzi a noi, un mondo nuovo fatto di sogni, concretezza e valori veri. Questa, in sostanza, è la differenza che sta tra il popolo delle biblioteche e l’audience della televisione POP, popular, popolare. Resettiamo tutto, rewind, e torniamo a leggere, tanto a scrivere ci pensano gli autori, la fatica la fanno loro, a chi legge non resta altro che vivere quella storia vera.

Arianna Forni

Lello & Irmão, la libreria di Harry Potter a Porto 2
Lello & Irmão, la libreria di Harry Potter a Porto

 

 

 

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