“Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell’apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l’aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c’è modo di opporvisi.”

(Patrick Süskind, 1949 – vivente, scrittore e sceneggiatore tedesco)

Avere naso, per gli affari, per il pericolo, per il successo, per scoprire nuovi talenti e sentire puzza di bruciato, avere naso per scegliere sempre il meglio ed evitare il peggio, oppure, beh, avere naso per i profumi, per le essenze che rendono unici alcuni brand e fanno delle donne fiori ambiti e degli uomini businessman in carriera. Il profumo può fare davvero la differenza, può attrarre, come le calamite, o essere un repellente. Dipende dal naso, dal proprio olfatto, dal proprio, personale, gusto, dal piacere che si prova immergendosi in quell’odore, a volte, evocativo, altre inebriante, altre ancora sgradevole. Per ognuno, si dice, esista il profumo perfetto, di certo il più famoso è uno solo, femminile, sensuale, piace a tutti, come Marilyn:

Chanel n.5 - da Pinterest
Chanel n.5 – da Pinterest

Il profumo Chanel n°5 porta con sé un alone di notorietà quasi mitologica, è un profumo famoso, non fosse altro per tutti gli importanti testimonial che ne hanno sostenuto grandi campagne marketing, ma non basta la pubblicità per rendere unico un prodotto, deve essere di qualità impeccabile, in questo caso deve essere piacevole all’olfatto. Credo che sia, forse, la migliore miscela, ben riuscita, nella storia. Nasce nel 1921, commissionato da Coco Chanel al chimico Ernest Beaux, dopo un lungo studio riuscì a trovare la composizione perfetta, gelsomino e rosa, miscelate a sostanze sintetiche di sua invenzione. Una notevole innovazione, per quegli anni, un’invenzione, sì, che non ci ha mai abbandonati, tant’è vero che, quelle boccette, sono le più diffuse al mondo, con circa 90 milioni di flaconi venduti, in aumento, giorno dopo giorno. La grande capacità di Coco Chanel è stata di abbinare la moda, del ben vestire, al suo stesso profumo, rendendolo unico, eppure globalizzato all’interno di quell’élite, sempre, presente alle sue sfilate, sempre fedele all’eleganza, da lei, proposta. Nessuno di loro avrebbe mai fatto a meno di indossare anche il suo profumo; questo è marketing.

Vignetta di Sem, prima immagine nota di Chanel No. 5 - da Wikipedia
Vignetta di Sem, prima immagine nota di Chanel No. 5 – da Wikipedia

“Je lance ma collection le 5 mai, cinquième mois de l’année, laissons lui le numéro qu’il porte et ce numéro 5 lui portera chance”

(Coco Chanel – Lancio la mia collezione il 5 maggio, il quinto mese dell’anno, lascerò che questo numero gli porti fortuna)

In effetti, così è stato, la fortuna di questo profumo è eterna, non smetterà mai di esserci all’interno delle profumerie e, soprattutto, addosso alle donne. Bastano due gocce per essere perfette. Qualche scettico, critico, populista, attuale, come Francesco Gabbani, nella solita “Occidentali’s Karma”, dice:

“Piovono gocce di Chanel
Su corpi asettici
Mettiti in salvo dall’odore dei tuoi simili”

Scettico, è vero, ma pur sempre legato a quel profumo, a quello stereotipo lanciato, proprio, il 5 maggio del 1920. La moda torna, Chanel n°5 non è mai scomparso, nemmeno per un attimo.

chanel-n5 - da Blue is in Fashion this Year
Chanel n°5 – da Blue is in Fashion this Year

Non basta avere naso per quest’icona del profumo mondiale, serve di più. Coco Chanel ha lanciato, come, del resto, in tante altre occasioni, una moda eterna e, in molti, l’hanno copiata, variando sullo stile, delle boccette in questo caso, sul colore del contenuto e, soprattutto, sulla composizione del profumo in esse contenuto. A Milano, da alcuni anni si tiene una fiera molto particolare: Esxence, la fiera dei profumi, l’unico luogo dove scegliere la propria essenza, perfetta, tra quelle provenienti da tutto il mondo.

logo_esxence, Milano, 2018 - da esxence
Logo Esxence, Milano, 2018 – da esxence

La prima edizione di Esxense – The Scent of Excellence, dedicata alla Profumeria d’Arte Italiana ed Internazionale ha avuto luogo a Milano nel 2009, da quel momento in poi è diventata una tappa fissa, annuale, ampliando i suoi spazi, i padiglioni e gli espositori presenti. Attualmente raccoglie tutti i più grandi produttori di profumi d’Arte mondiali, accoglie ospiti di rilievo, del mondo dell’arte e dello spettacolo, oltre all’apertura ad un pubblico di amanti del profumo. Bisogna essere perfume addicted per trovarsi a proprio agio tra uno stand e l’altro, bisogna, in fin dei conti, avere naso, un buon naso, capace di seguire la scia, indirizzandoci verso ciò che più si addice alla nostra personalità e al gusto di chi ci sta accanto. Il profumo, possiamo dirlo, vale più di mille parole, come un bacio.

“Nulla sveglia un ricordo quanto un odore.”

(Victor Hugo)

Un odore gradevole, piacevole, espressamente delicato ma intenso riesce a colpire lo spirito di chi ha la fortuna di assaporarlo, di annusarlo, di sentirlo penetrare nei polmoni e, per questo, può regalarci nuove conoscenze oppure farcene evitare altre. Mai affermazione appare più veritiera: ci si piace a pelle, nel vero senso della parola, anzi del profumo. Così come ci si può piacere, si può anche respingersi, per lo stesso motivo, perché prima della vista, prima del tatto, prima del gusto, prima dell’udito c’è l’olfatto, se non piace al naso, mi spiace, ma non arriverà a nessun altro senso.

Olfatto del cavallo - da PxHere
Olfatto del cavallo – da PxHere

Si tratta di un assioma che vale proprio per tutti, animali compresi. Si dà il caso che un mestiere molto richiesto, in questi ultimi anni, di ulteriore sviluppo nell’ambito della profumeria, sia proprio il maitre parfumeur, ovvero, creatore di profumi. Si tratta di una figura professionale molto ricercata e, altrettanto rara, serve avere naso, sì, ma serve saperlo usare, serve avere una conoscenza, estremamente, ampia degli odori di questo pianeta, serve saperli distinguere, saperli miscelare e riconoscerne la composizione. Non è così semplice, ci sono circostanze in cui possiamo sentire odori molto intensi, forti e sgradevoli e altre in cui, lo stesso odore, riesce a trasformarsi in una piacevole fragranza. Dipende dalla miscela, dalla scienza attraverso la quale il maitre parfumeur riesce a creare la boccetta perfetta. Ci sono scuole specifiche per chi desidera affrontare questo lavoro, esistono istituti molto rinomati, ad esempio l’Accademia del Profumo, una vera e propria Università, con sede a Milano, la cui mission è di formare creatori di profumi, e profumieri, tra i più preparati, sotto tutti gli aspetti tecnici e pratici. Non è così facile portare a termine questo percorso formativo, serve davvero avere naso, se avete allergie, di qualsiasi genere, se soffrite di riniti, di sinusite, se avete difficoltà a sentire tanti, troppi, profumi diversi contemporaneamente, direi che non fa per voi, per dirla tutta, nemmeno per me. In ogni caso, tutto questo, dimostra quanto vari siano i mestieri da poter intraprendere, quante siano le arti e quante siano le opere artistiche spesso non riconosciute come tali, dai non addetti al settore. Eppure un profumo è, a tutti gli effetti, arte, nella sua ideazione, creazione, produzione e, come è ovvio che sia, nel risultato finale. Ultimamente, tanto per dare spazio anche al senso della vista, le boccette hanno preso il sopravvento su molti dei contenuti liquidi, sono belle, attraggono, fanno da richiamo per le donzelle alla ricerca di una nuova essenza. La bellezza non guasta mai, alcuni di questi contenitori in vetro sono davvero splendidi, ottimi soprammobili per abbellire le nostre sale da bagno, prima ancora di essere indossati come accessori da non dimenticare, mai.

Rituale di Mendittorosa è una fragranza del gruppo Floreale Legnoso Muschiato - da mendittorosa
Rituale di Mendittorosa è una fragranza del gruppo Floreale Legnoso Muschiato – da mendittorosa

Per alcuni, uscire di casa senza profumo potrebbe essere paragonato a scendere in strada senza scarpe. Il profumo è parte integrante del nostro abbigliamento, non deve mancare, fa parte di ciò che siamo, del nostro carattere e, perché no, del nostro stato d’animo giornaliero.

Come dice Charles Pierre Baudelaire:

“I profumi, i colori e i suoni si rispondono.”

(Charles Pierre Baudelaire, “Les Fleurs du Mal”, 1857)

Arianna Forni

Esxence 2018 - da Food and beauty passion
Esxence 2018 – da Food and beauty passion

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