INTERVISTA: Francesco Bif – il cantautore del passato odierno
Questo tempo non è il tempo del sapere, della conoscenza, della sensibilità e dell’amore. Non è il tempo della poesia, dell’emozione, vera. Non è il tempo per essere sè stessi fuori dalla propria cerchia di amicizie, di lavoro, di eccelse élite con la voglia di studiare, ancora. Non è il tempo di fare fatica, di avere la consapevolezza dei sacrifici a cui bisogna sottoporsi per ottenere dei risultati. È il tempo dello stillicidio mediatico, del giornalismo legato alle tre S: Soldi, Sesso, Sangue. È il tempo in cui più si osserva il male degli altri più ci si sente migliori. Già, di cosa? Siamo una banda di sbandati alla mercé di un mondo di squali, eppure, alcuni, pochi, hanno capito di non doversi amalgamare nella palta per farsi ascoltare. Francesco Bif ne è un esempio lampante. La sua musica ha un sapore passato, è così vera, così sincera, così storicamente inserita nel nostro sociale.
Poco importa in quanti capiscano, in quanti abbiano il desiderio di osservarsi, dall’esterno, attraverso “Il suono delle parole”, nell’espressione dell’io umano. Siamo abituati ai tormentoni estivi, alla musica POP, commerciale, ai rapper, per forza, incavolati con tutto e tutti, ai cantanti improvvisati, a testi scritti per durare un mese, forse due, poi basta. Oblio. Siamo abituati ad una musica già morta in partenza, della quale nessuno avrà memoria. Le parole di Francesco ci condurranno nella sua sfera, ricca di passione, di sentimento, di emozione; una voglia, palpabile, di essere unico, nel suo genere.
Sono nato il 10 settembre 1979 ad ACRI provincia di Cosenza per poi trasferirmi a Milano. La mia passione nasce con me stesso, potrei dire, perché all’asilo ero l’incubo delle maestre, canticchiavo in continuazione….ricordo che nel 1985 a SanRemo, non la smettevo più di intonare NOI, RAGAZZI DI OGGI di Luis Miguel e SE M’INNAMORO dei RICCHI E POVERI….Adoro FRANCESCO DE GREGORI, LUCIO DALLA, IVANO FOSSATI, FABRIZIO DE ANDRE’, mi hanno sempre trasmesso l’amore per la parola e la ricerca della qualità.

Ho studiato la tromba in conservatorio e suonato sempre anche tanta musica classica, ma la passione per i grandi cantautori mi ha sempre affascinato. Degli artisti di oggi ho rispetto e ci sono cose di buona qualità ma viviamo un momento di assoluta confusione e quando la cosa più importante diventa solo l’aspetto commerciale tutto il resto ne risente….in parole povere: sarebbero usciti oggi artisti come JANNACCI, DE ANDRE’, DALLA ECC…? Non penso proprio, ci saremmo persi autentiche perle. Se dovessi scegliere un emblema di ciò che sono non avrei dubbi: FRANCESCO DE GREGORI…

Quando avevo 9 anno ho iniziato a suonare la fisarmonica e poi in banda come trombettista. E’ stato un passaggio fondamentale della mia vita artistica perché mischiando valzer, mazurche, tanghi, marce funebri, opere liriche, marce sinfoniche, canzoni tutto il giorno per anni e anni il mio “orecchio”, se così si può dire, ha sviluppato ricerca, curiosità, versatilità… tutto questo ovviamente unito agli studi in conservatorio. Avevo 14 anni quando ho scritto una marcia per banda e completato un’intera partitura dal flauto alle percussioni per iscrivermi alla SIAE e da lì in poi non ho mai smesso di ricercare ciò che sono, attraverso uno studio continuo, attraverso me stesso.

La musica contemporanea è un dedalo infernale. Sì, è davvero come essere un alieno, soprattutto seguendo logiche artistiche e poetiche che raccontino qualcosa di vero e si allontanino dal “commerciale”; sono strane logiche di mercato che influenzano gli artisti e chiudono strette gabbie prive di vera espressione emotiva. Diciamo che le emozioni e il gusto per l’attenzione non hanno tempo. Non importa in quanti apprezzino la mia musica, se mi conoscono e si emozionano in 20, per dire, ho raggiunto lo stesso il mio obiettivo…

Vorrei sempre riuscire a sensibilizzare, descrivere e far riflettere su tematiche importanti, magari anche con l’ironia …perchè come diceva NERI PARENTI “RIDERE E’ UNA COSA SERIA”. Senza dubbio la mia famiglia, il mio fratellone ANTONIO che amo sono stati i miei più grandi sostenitori, fin dagli inizi…Il mio sogno più grande sarebbe quello di poter regalare una canzone che rimanga per sempre nella vita della gente….

E’ appena uscita IL SUONO DELLE PAROLE un singolo nel quale ho avuto l’onore di duettare con un caro amico e grandissimo artista che risponde al nome di FABRIZIO BOSSO poi nel nuovo anno uscirà un altro singolo che si chiama LE SCOMODE VERITA’, dedicata alla figura dei giornalisti e alla libertà d’espressione. A seguire un piccolo live tour accompagnato da tre musicisti giovani e bravissimi dell’area milanese. Le mie canzoni nascono dal vivere quotidiano, da ciò che siamo veramente, dalla vita di tutti i giorni mentre faccio la spesa, parlo con una ragazza, ascolto le persone che raccontano storie…Quando suono, canto o scrivo una canzone mi sento libero e vivo dei momenti unici, come se vedessi davanti a me un ponte che unisce le persone, le lega, per creare un’energia unica, non masterizzabile o duplicabile perchè autentica, la rappresentazione di un momento.
Dott.sa Arianna Forni