“La miglior vendetta? La felicità. Non c’è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice.” (Alda Merini)

In tanti, forse troppi, anzi sicuramente troppi, hanno cercato di dare una definizione alla felicità. Non credo che esista. Nella tua vita, così come nella mia, si esternano dei parametri secondo i quali ci rendiamo in grado di dare una definizione ad uno stato d’animo: felicità, gioia smisurata, apparente quiete, calma superficiale, nervosismo, rabbia, paura, terrore. Quello di cui ci si rende conto, con il passare degli anni e dell’esperienza, è quanto nessuna di queste esternazioni sia giusta o, per lo meno, non in senso oggettivo. Tutto cambia; per quanto si possa aver provato un grande sentimento, una forte sensazione viscerale, esisterà sempre qualcosa che possa superarla, raggiungere l’oltre di cui abbiamo bisogno, tutti ne abbiamo. Non ci si può fermare è il motivo per il quale tutto, proprio tutto, non raggiunge mai la sua essenza espressiva totale, avrà, in qualsivoglia istante, una sua intima evoluzione. Da questa considerazione, basilare dal punto di vista psicologico, voglio portarti nel mondo dell’arte, non come facciamo di solito e senza scadere nell’ovvio. Voglio farlo da un altro punto di vista.

“Se vuoi una vita felice devi dedicarla a un obiettivo, non a delle persone o a delle cose.” (Albert Einstein)

La spiazzante razionalità di Einstein parrebbe non accostarsi molto al cuore pulsante dell’arte, è proprio qui che ti sbagli. Solo attraverso un ragionamento scientifico e logico si può definire il proprio personale obiettivo da raggiungere. Proprio qui emerge la nostra poetica: una volta delineata la meta ci sarà data la possibilità di esprimerci, di comunicare la nostra arte, di arrivare, in definitiva, all’anima delle persone. Provo a spiegartelo con un sillogismo, mi sorge spontaneo dire: “Se l’uomo necessita di un obiettivo / Se l’obiettivo matura attraverso le relazioni umane / Le relazioni umane sono l’obiettivo”, ecco la nascita dell’artista, ecco l’espressione massima dell’intelletto umano, ecco la nostra arte. Tu, noi, tutti siamo emozione. Questo non significa ragionare con aridità, o avidità, significa avere chiaro lo scopo con cui siamo al mondo, sapere quanto buttare fuori la nostra energia sia il solo criterio con cui vivere le nostre giornate, con cui percorrere l’unica strada sulla quale stiamo già camminando. Dai fastidio quando ridi, dai altrettanto fastidio quando piangi, non ne dai se resti imparziale, freddo e distaccato, in quel caso nessuno si accorgerà di te, nessuno avrà niente da dire; non siamo al mondo per essere invisibili, ci siamo per parlare, per dire, per muoverci, per disturbare, per regalare sensazioni, per fare del bene. Non importa come, la sola cosa davvero rilevante è fare.

Venice StArt 2021 – diritti riservati Art Events Mazzoleni

Quante volte ti è capitato che qualcuno ti dicesse di non fare qualcosa perché non ne saresti stato capace? Non voglio risponderti io, sarei eccessivamente invadente, promettimi, però, di risponderti in modo onesto. A questo punto fai uno step successivo e pensa: l’ho fatto lo stesso? Anche in questo caso non sarò io a conoscere la risposta ma ti dirò una cosa: se lo hai fatto allora sei parte del mio sillogismo, anche tu sei l’obiettivo, così come tutto il mondo che ti circonda, apatici e immobili esclusi. Ecco, emerge l’arte, osservata dal punto di vista della sua creazione e non più dall’osservatorio asettico di chi guarda, e basta. L’arte viene realizzata con le mani dell’artista, con la sua emozione, in ogni opera c’è un pezzetto dell’individuo che l’ha creata e, allo stesso tempo, c’è un pezzetto di te. L’opera è un connubio di potenza espressiva, si esterna dell’atto creativo, nei suoi vari tentativi, negli studi effettuati, si esterna, altresì, nello specchio dell’anima di chi si ferma, respira e assimila. Arte non è un concetto da classificare né come astratto né, tanto meno, concreto; arte è solo arte ed è la nostra impression a definirne i contorni e la potenza comunicativa.

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Mostrasi sì piacente a chi la mira,

che dà per li occhi una dolcezza al core,

che ‘ntender no la può chi no la prova:

e par che de la sua labbia si mova

un spirito soave pien d’amore,

che va dicendo a l’anima: Sospira.” (Dante, XXVI, Vita Nova)

Beatrice è l’arte di Dante, è l’ispirazione, è la fonte creativa più potente mai esistita, è la Musa, è la passione, è, in definitiva, ciò che, anche per te, rappresenta l’apoteosi del tuo desiderio, attraverso il quale dai vita alla tua comunicazione più grande. Trovare la tua Beatrice significa trovare la tua più grande passione, l’intima fedeltà, verso te stesso, esternata come solo il tuo subconscio può suggerirti. Beatrice cammina tra la gente, li guarda, la guardano, sono tutti scombussolati dalla sua presenza perché non la capiscono, nessuno può farlo finché non viene messo nella condizione di provare la stilettata, tanto dolorosa quanto delicata, della passione, vera, nei confronti di qualcosa che “move il sole e l’altre stelle”. Cercarla è la strada, trovarla è l’obiettivo, comunicare è il viaggio; a questo punto il mio sillogismo prende una logica definitiva, entra nel tuo mondo, così come vive nel mio. Sono certa di averti raccontato l’arte da quel punto di vista, spesso, in ombra, nascosto dietro una patina di surrealismo, strappato all’emozione dal crudo raziocinio.

Venice StArt 2021

Già, è bello essere felici. Sembra una frase così banale, sembra il classico titolo da commedia leggera, forse, nessuno di noi sa, davvero cosa sia la felicità, forse, nessuno di noi lo saprà mai ma è un dovere andare a cercarla, lavorare per costruirsi una vita felice. Ne abbiamo solo una, sei obbligato, anche tu, a rendere conto a te stesso del male e del bene di cui ti sei reso partecipe, con te stesso. Ecco, l’invidia non è arte ma scadrei nel qualunquese de continuassi in questa direzione. Vorrei farti entrare nel mio mondo, vorrei trasmetterti Arte. Tutti siamo arte; presa, questa frase, come assunto ineluttabile, ti lascio con un’ultima considerazione: se siamo tutti arte, se tu sei arte, se hai un obiettivo, se l’obiettivo passa attraverso le relazioni umane, se stai provando dei sentimenti, se senti di essere emozione controllata dal raziocinio, beh, ci siamo, basterà uno sguardo e anche tu abbraccerai Beatrice.

Dott.sa Arianna Forni

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